essere ingegnere informatico

Premetto che NON lo sono… Non sono laureato, sto cercando di dare esami. Se dicessi che sto frequentando direi un’emerita fesseria. Negli anni, mentre frequentavo, non vedevo di buon occhio ciò che ci veniva insegnato a lezione; lo vedevo troppo “fumoso” e poco attinente alla realtà che ogni giorno avevo e ho da affrontare. Ma… con gli anni, col tempo, con i clienti che ad un certo punto ti chiedono di riprendere in mano un progetto… rileggi il codice e … ti metti letteralmente le mani nei capelli.

“Ho scritto io questa accozzaglia di funzioni ricorsive?”

Al che… ora mi trovo a consegnare dei progettini, stando attento ai dettagli, o almeno dovrei, cercando di produrre un qualcosa come se dovessi darlo ad un cliente… e purtroppo mi trovo a vergognarmi, a non vedere qualcosa di ben fatto e finito, ma al solito un lavoro scadente fatto all’ultimo. C’è da migliorare, c’è ancora molto da migliorare…

…mi sono trovato ad apprezzare e a seguire appassionatamente corsi assolutamente teorici, ma che mi hano permesso di migliorare notevolmente le mie applicazioni.

sequence diagramm

Sto perdendo il filo… l’idea, lo spunto, è al solito…

“Ma la gente sa, quando assume un ingegnere, cosa/chi sta assumendo” ?

Settimana scorsa, il padre di un mio caro amico, persona di formazione tecnica/informatica e ora manager… ha assunto un ingegnere informatico, con come mansione, lo sviluppo di applicazioni interne all’azienda, e forse con la speranza un giorno di potergli dare anche l’analisi delle stesse. Ma… errore…

…il signorino s’è presentato come ingegnere, e … ovviamente non sapeva fare una beata fava. Ne di attività di analisi, ne di attività implementativa…

Non voglio dire che dobbiamo far prima fare i muratori a tutti gli aspiranti ingegneri civili, ma … un paio di anni di codice… fatto in maniera seria, ad un futuro ingegnere informatico, non credo possa nuocere… anzi…

Quello che di solito si fa in italia è il contrario… prima l’università e poi lo spietato mondo del lavoro… pessimo. Se uno vuole capire e apprezzare determinati esami prima deve fare gavetta.

Ad ogni modo… (sopra) una videata di un tool di progettazione software… in teoria dovrebbe diventare pane per i miei denti, un po come è il cad per un architetto…

Dovrei rileggere e sviscerare meglio il post, ma ho troppo sonno, e … non voglio che vada nella “lista delle cose da fare prima o poi” che su mio desktop corrisponde una cartellina denominata “- dev null -“. Chi vuole/può capire capisca… 😀

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1 thought on “essere ingegnere informatico

  1. faccio un’aggiunta a ciò che dici e concordo sulla linea generale:
    un po’ più di attenzione per tutti i rami a degli aspetti meno teorici aiuterebbe almeno in parte, senza dimenticare che la preparazione teorica aiuta molto in studi complessi.
    anch’io studio ingegneria (gestionale) e mi trovo ad essere un semi ferequentante perchè la tendenza che stra prendendo piede non è quella di preparare persone sull’argomento di studio, ma far loro passare nel modo più agevole possibile l’esame (quando è così tendo a non frequentare) e molte volte per chi non frequente risulta molto impegnativo perchè perde tempo a capire quello che sta studiano e non a fare i quattro esercizi proposti dal docente come esempi da ricordare. un altro limite è non spiegare fin da subito a cosa serviranno degli esami che in quel momento, nell’ottica generale non hanno ilben che minimo collocamento e solo al terzo, quarto e quinto anno assumono un loro significato, ma a questo punto la mente ha già eliminato parte delle informazioni e bisogna investire del tempo per recuperarle.
    l’università molte volte cmq ti prepara per situazioni avanzate e al mondo del lavoro bastano cose semplici, immediate o viceversa: dipende molto dal ramo ingegneristica (almeno per quanto ho potuto notare).
    per concludere visto che già mi sono dilungato e l’ora è tarda e i pensieri contorti, l’università andrebbe riformata, ma ogni specializzazione in modo proprio secondo le esigenze. non hanno senso i tre anni ad ingegneria, ma magari ne hanno in storia o lingue. il sitema dovrebbe essere calibrato sulle esigenze dei singoli corsi di laurea e non sulla massa.

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