finalmente… quoto pienamente
«La presenza del crocefisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche – si legge nella sentenza dei giudici di Strasburgo – potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione»
il crocifisso, se lo volete, mettetevelo nelle vostre scuole private (cattoliche)
Approvo e sottoscrivo!
o tutti o nessuno… se la scuola deve essere laica ed il crocefisso può turbare la sensibilità di un’altra persona, qualunque simbolo religioso troppo vistoso può farlo (non il tao o la croce sotto la maglietta 🙂 ). A questo punto sia abolito anche il velo in tutte le sue forme e la simil-papalina kippah degli ebrei e il sikhh degli indiani e tutto di seguito. se si dà significato ad un simbolo non della propria religione, lo si dia a tutti, nessuno escluso. altrimenti è discriminazione religiosa in ogni direzione… quindi se il crocefisso scompare, a me non fa differenza, scompaia anche il resto… altrimenti si lede alla imparzialità… La scuola è laica: nessuno ostenti un credo religioso… l’istruzione è di tutti, ma tutti si devono adeguare ad un fatto di imparzialità o il velo è fastidioso per tutti coloro che possono apprezzare il crocefisso o viceversa… o tutti o nessuno .
uhmm, da un lato @andrea mi viene di darti ragione, ma se ti metti il velo, o il santino di padre pio cucito sullo zainetto sono cazzi tuoi
se vuoi paragonare il crocifisso a qualcosa di musulmano… e’ come se ci fossero i tappeti per terra e o simboli religiosi dipinti sulle pareti
il velo, come il santino, sono cazzi tuoi… fallo
ma la scuola non deve essere lei a esporre simboli religiosi…
Andrea,
mi trovi in disaccordo.
Come dice Guido, stiamo paragonando le pere con le mele.
Se togliessimo il velo alle musulmane e la papalina agli ebrei lederemmo la loro liberta’!
Non stiamo dicendo che i cattolici non debbano indossare il loro crocifisso o che debbano mangiare carne il venerdi’ ma solo che l’ambiente in cui si incontrano tutte queste professioni di fede non si limiti ad esporre il simbolo di una religione sola: o tutti (ma sarebbe alquanto complicato!) e nessuno. Ed essendo la scuola pubblica laica, allora che sia nessuno! La scuola, piu’ di ogni altro luogo, dovrebbe essere un luogo di apertura, accoglienza e liberta’.
Dovremmo tutti avere la possibilita’ di vivere in un citta’ come Cambridge, in Massachusetts che fa della diversity un punto di forza e non di debolezza 🙂
da leggere: http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_04/tempo-talebani-cattolici-crocifisso-imarisio_fcf4aa5e-c90b-11de-a52f-00144f02aabc.shtml
a memoria in francia hanno tenuto una linea dura sui simbioli religiosi… cosa che approvo tra parentesi… o tutti o nessuno
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7016
proprio perchè il velo può ledere alla sensibilità di qualcuno… infatti si nota più un velo di un crocefisso o di una papalina. a me non importa il crocefisso in se, perchè se non sei credernte è un pezzo di legno con un omino appeso sopra, così il velo è un pezzo di stoffa… ma non capisco neppure tutto questo plauso… l’italia è uno stato fortemente cattolico almeno di facciata e la vita della popolazione ne è influenzata pesantemente… così è accettata l’ora di religione seppur facoltativa cosa che secondo me influenza di + la separazione dei ragazzi – meglio educazione civica – del crocefisso appeso in aula…. se ci fosse rispetto o si accettasse la diversità si potrebbe fare di ogni elemento distintivo un punto di forza sempre nella convivenza reciproca e nell’accettazione della libertà altrui
la CEI ci si pulisce il culo con la multiculturalita’… chessifottano!
http://www.corriere.it/cronache/09_settembre_09/vaticano_scuola_ora_religione_cc7a5f22-9d3c-11de-9e0f-00144f02aabc.shtml
appunto è quello che dicevo 😉 si parla della croce, ma si lascia l’ora di religione…. italia con “i” minuscola
piccolo riassunto estratto dal numero odierno de “il fatto quotidiano” il crocefisso non è obbligatorio per legge, ma solo uno degli arredi prescritti da due regi decreti ormai superati e quindi tutto questo polverone e spese sono inutili in quanto è una tradizione o una consuetudine che deriva dal periodo fascista. Soldi spesi in processi per qualcosa di facoltativo… sempre bello essere informati 😉
Sono d’accordo col levare i crocifissi.
La scuola è dello stato, lo stato è laico.
Poi, se qualcuno vuol girare con crocifisso/kippah,velo, sono cavoli suoi e deve poterlo fare.
Ma si deve anche poter girare con gli adesivi:
“zainetto de”
Giovanni
uffa e parentesi angolari:
la scritta era “zainetto de-“fede a caso”
Giovanni
@Beppe, spiacente, non do spazio agli sproloqui
…ok ok, a parte i miei 😀
(ma me ne prendo la responsabilita’)