Generazione X in crisi di mezza età dal Corriere della Sera
Mi chiedo quanto questi articoli siano una forma di revisionismo storico/claricale… ho gia’ mia madre che se ne esce con demonizzazioni del ’68 appena ne ha la possibilita’… immagino mi mandera’ una busta di carta anche con quest’articolo. Si, mia madre nel 2010, trova un articolo interessante, lo ritaglia e me lo spedisce in Germania (e’ della classe del ’34).
A 30 anni dovrei iniziare a fare un bilancio delle cose fatte, e non posso essere che soddisfatto per un ragazzo della mia eta’. Ma se devo vedermi da qui a quando avro’ 40anni, beh, come ora demonizzo quelli che a 20 dicono di voler lavorare e studiare, ripenso alle parole di Fuggetta, e mi dico che forse sarebbe bene darsi una mossa.
Boh…
Sorvoliamo sul fatto che sei ossessionato da tua madre (e chi non lo sarebbe) e non riesci a creare con lei un dialogo costruttivo…
Sono convinta che a qualunque età si fa il bilancio della propria esistenza e che se ci fosse data la possibilità di ripartire da zero ogni volta che facciamo un errore non ci muoveremmo di un passo. L’uomo rincorre un’ideale di perfezione che non è in grado di raggiungere e si condanna all’insoddisfazione cronica.
Per quanto riguarda il confronto con le generazioni precedenti quante volte avremo sentito dire “ai miei tempi…”, si le cose possono essere cambiate e può darsi che siamo in una fase discendente, ma se il giudizio viene mosso a posteriori è troppo facile.
Non dovremmo avere dei sogni a 20 anni, ridimensionarli a 30 e vederli infrangere a 40…dovremmo ogni giorno renderci conto che abbiamo affrontato la vita cercando di rincorrere l’ombra di quello che vorremmo diventare domani ed essere felici di quel piccolo passo che abbiamo mosso.
Aforisma 1032 Volontà di Potenza:
“La prima cosa da chiedersi non è affatto se siamo contenti di noi, ma se siamo contenti di qualcosa in generale.
Una volta detto sì a un singolo attimo, abbiamo detto di sì non soltanto a noi stessi, ma all’intera esistenza. Infatti, nulla sta da solo, né in noi, né nelle cose: e se anche un’unica volta la nostra anima ha vibrato e risuonato come una corda per la felicità, a determinare questo unico evento hanno concorso tutte le eternità- e in quell’unico attimo in cui dicemmo sì l’eternità intera fu approvata, redenta, giustificata e affermata.”
Nietzsche
ti adoro 🙂
❤
Ai miei tempi si diceva:
Si nasce incendiari e si muore pompieri!
Oppure
Chi vive sperando muore c**ando…
Secondo me a 40 anni i bilanci li fanno i falliti, tutti gli altri se ne fregano perché … stanno vivendo.
Alla fine il successo è soggettivo e alla fine è un bilancio tra quello che *senti che devi* fare e quello che *senti che puoi fare* mixato con la voglia che hai di esserci l’indomani.
Giovanni
p.s.: il tuo è un caso di successo che mi capita di citare per far capire che basta volere …
😀 grazie Gio’
ok, quanti anni in più di me hai? io ho fatto tutto l’iter previsto: studio e lavoro e poi laurea ed ora lavoro. ragazza a distanza, ma meglio non si riesce a fare per il momento e di bilanci ne faccio solo alla chiusura di un percorso se ho tempo, ma direi che tu sei un caso da citare. quoto giovanni che saluto. a posteriori farei forse le cose diversamente, solo perchè non ricordo tutte le difficoltà incontrate per far in modo che funzionassero così come sono riuscite e normalmente puntanto al meglio… quindi con il senno di poi magari ho dimenticato 😛
a