ero assorto nei miei conti di chimica… mia madre mi chiama per il te’ in veranda… come mi si para davanti la vetrata che da sul lago rimango a bocca aperta… il sole si staglia rosso come corallo, basso sull’orizzonte, dietro l’abitato medievale che esce a mo di promontorio sul lago…
i questa luce fiabesca, uno stormo di gabbiani è adagiato sulla fetta di lago sotto casa mia… sono a migliaia… è uno spettacolo impressionante…
a gruppi di 10/20 per volta, credo, si alzano in volo, e stando bassi sull’acqua si spostano verso la parte alta del lago…
cerco di bere il te’… ma il mio sguardo è puntato su queste immagini
se mi trasferisco in veranda a studiare non faccio piu’ un cazzo 😀
che inutile conclusione era meglio qualcosa del tipo stringi stomaco e scogli lacrime 😀
nah, mi sentivo troppo il Flavio Oreglio della situazione