giovani italiani all’estero

tratto da Repubblica.it

Laureati italiani all’estero
Più pagati e più soddisfatti

… “Il problema della fuga dei cervelli – spiega Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea – potrebbe risultare un falso problema in un mondo globalizzato, dove al contrario, la circolazione delle idee e dei talenti è auspicabile e necessaria. Il problema, semmai, sta nella capacità del nostro Paese di far rientrare chi esce, di tenere aperta la porta. Quei 400 ingegneri laureati nel 2006 che hanno lasciato l’Italia sono sintomo di internazionalizzazione o di perdita per il nostro Paese?”

PERDITA… non vedo altre opzioni

io sto in Vodafone come ingegnere del software per il controllo qualità … a Düsseldorf, Germania

a febbraio un altro caro amico, che sarebbe dovuto diventare ricercatore al Politecnico di Milano, se ne va a fare ricerca all’MIT (per quelli che hanno letto le stronzate scritta sul ilSole24Ore, NON è il Politecnico di Milano il primo ateneo al mondo per la tecnologia… ma il Massachusetts Institute of Technology di Boston)

entro l’anno anche un’altra mia amica conta di lasciare l’insegnamento al Poli per andarsene col marito all’estero…

una coppia di amici che sono stati a trovarmi oggi, uno è dirigente Henkel e la moglie è ricercatrice farmaceutica… anche loro a Düsseldorf

c’è l’esodo, in massa … svegliaaaa!!! il recinto è aperto… ripeto…. il recinto è aperto

auguri Italia…

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6 thoughts on “giovani italiani all’estero

  1. Confermo!
    Anche io che sto dall’altra parte della “barricata” (quella dei datori di lavoro) ormai ci ho rinunciato e i cervelli (ovvero i collaboratori veramente capac ie ed in gamba) li trovo all’estero in altri paesi dell’UE.
    Addio bamboccioni.

  2. Guido non capisco cosa c’entriamo noi con la fuga dei cervelli.
    Al massimo possiamo parlare di “fuga di persone volenterose ma non abbastanza intelligenti per prendere una laurea”.

  3. @uberto: guarda… non so altre facoltà, ma ti assicuro che tutto fuorchè geni passavano… io di mio so di non essermi laureato perchè non ho mai avuto la costanza di mettermi a fare notte e giorno esercizi di elettrotecnica e/o di analisi 2… mi stufavo, piantavo li e preferivo farmi un mazzo tanto per soddisfare i miei clienti e crescere professionalmente…

    e cmq, non mi pare che siamo gli ultimi cretini… anche solo tu e gli altri mi pare che stiate dando la merda a parecchia gente di qualunque nazionalità…

    o no? 😉

  4. per Uberto:
    Cervelli, solo in Italia succede che certe persone non atrrivino alla laurea.
    Primo: gente come Guido ne ha il livello.
    Secondo: Marina, mia moglie, laureata in informatica, mi ha spesso detto come i suoi professori avessere l’obbligo di ‘segare’ la gente agli esami.
    E poi una precisazione: si dice ‘cervelli’ in contrapposizione a ‘braccia’ (l’emigrazione storica dall’Italia).
    Buon anno

    Giovanni

  5. Non sono un cervello laureato e non sono cervello diplomato … sono solo diplomato. Anche io sono a Duesseldorf ( Guido sai che mi manca la keyboard dei dell ?! i due puntini ! ) come senior system integrator. Mi è piaciuto molto il tua artilo Guido e se posso permettermi di aggiungere un pizzico di rabbia in più io DETESTO il nostro ( anche se non ne faccio parte voglio alleggerire le loro colpe ) il nostro patriottismo ingordo e bugiardo con cui si pavoneggiano ( Giornalisti e politici … ma oggi giorno c’è differenza tra politica e giornalismo ?! ) quando un italiano raggiunge determinati traguardi o premi nella propria vita … traguardi raggiunti grazie al proprio “cervello” ma alla civiltà e ai danè americani, tedschi, ecc ecc. Il recinto è aperto sì

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