il bisogno di sentirsi al sicuro

Sono appena tornato, da Pasqua 2021, in Italia, dopo 13 anni vissuti in Germania. Non e’ l’eldorado, ma la la polizia viene se la chiami; anche per cose futili come i vicini che alle 3 di mattina decidono di mettere musica a palla o per certificare un tamponamento di lieve entita’ per fini assicurativi. Qui invece, i casi in cui le forze dell’ordine non sono uscite, si sprecano: da situazioni personali come mia madre 87enne che stava finendo vittima di un raggiro autostradale, con i vigili che hanno rifiutato di darle assistenza e anzi l’hanno rimpallata da un telefono ad un altro a cui ovviamente non ha avuto esito… piuttosto che situazioni ben piu’ gravi che purtroppo stiamo sentendo di femminicidi alla tele oramai giorno si e giorno no; piuttosto che casi di truffe telematiche, conti correnti svuotati da personaggi che riescono a farsi l’abbinamento delle App di homebanking del malcapitato sui loro telefoni e lo fanno impunemente, tanto il truffato si cerca di rivalere sulla banca (che ovviamente e’ nella posizione di dire loro “picche”). Ovviamente anche su in Germania, nel caso di palese violazione del WiFi da un utente malevolo di un edificio di fronte, se ne sono lavati le mani eh. Pero’ per il resto escono, e prendono molto seriamente gli abusi (o i tentativi di abuso) sessuali.

Perche’ in Italia nessuno esce? Perche’ nessuno si fa qualche notte almeno in cella a darsi una rinfrescata come avviene in America? Uber per esempio ha spopolato, soprattutto fuori dai grossi centri urbani, perche’ se ti cattano ti fai non solo qualche notte al gabbio ma ti salta patente e/o il permesso di soggiorno (anche il visto turistico) dopo qualche reiterazione.

Mancano i fondi e di conseguenza manca il personale? O e’ un senso di arrendevolezza perche’ non ci sono conseguenze reali sino a che non ci scappa il morto? Aiutatemi a ragionarci perche’ la sensazione di essere nel paese del bengodi dove tutto e’ concesso (perche’ impunito) mi lascia molto a disagio.

p.s. il tema degli uomini (e donne) che vanno fuori di testa a seguito di una separazione mi e’ molto vicino, a 7 anni dalla mia sto ancora leccandomi le ferite… sono momenti terribili, di disperazione, in cui vorresti fare le cose piu’ terribili a te stesso e/o agli altri. Ho cercato e trovato aiuto… ma questo non e’ il tema della riflessione… il problema grosso che vedo sono le conseguenze di determinate azioni… purtroppo le vittime sono state lasciate a se stesse quando c’erano chiaramente segnali di pericolo, e chi ha combinato quel che ha combinato o non era lucido delle conseguenze o e’ arrivato al punto in cui delle conseguenze non gliene fregava piu’ niente, accecato dalla follia.

Come evitare di arrivare a questo punto? Vedo solo la possibilita’ di aumentare la protezione e la rete di aiuto a chi vive questi traumi e anche prima che avvengano (quindi prevenzione e formazione/educazione… sessuale/affettiva). Inasprire le pene e’ inutile, chi compie certi gesti e’ al punto di non ritorno: in quel momento non gliene frega nulla delle conseguenze.

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